Museo & Meeting

Il castello fu costruito dal marchese Pio Enea degli Obizzi intorno al 1570, su progetto elaborato, sembra, dallo stesso Obizzi il cui nome è legato all’invenzione dell’obice. Il castello rispecchia nettamente il suo carattere militare. La struttura infatti fu modellata con torricelle merlate, con archi trionfali e con il ponte levatoio ed il suo aspetto esterno era decisamente di fortezza. Al suo interno spesso Enea ed i suoi ospiti si dedicavano all’arte della guerra. Anche ai vari artisti che decorarono con pitture le pareti furono commissionate scene di guerra; dagli episodi dell’antica Roma a quelli più recenti che vedevano coinvolti gli stessi Obizzi.

Nel tempo il castello si ingrandì sempre più, aggiungendovi stanze per gli ospiti e spazi per tornei, spettacoli e commedie. La struttura arrivò ad avere trecentocinquanta stanze distribuite su quattro piani. Solo l’ultimo degli Obizzi pensò ad aggiungere qualcosa di non militare. L’arricchì infatti di collezioni di monete, quadri, strumenti musicali e reperti archeologici. Tali raccolte furono poi trasferite dagli Asburgo quando entrarono in possesso del castello.

Interessante il ciclo di affreschi del 1571-72 di Battista Zelotti, artista veronese, amico e seguace del Veronese. Nel giardino si trova la splendida “Fontana dell’Elefante” ed altre fontane che creavano una piacevole scenografia insieme a statue, mascheroni, uccelliere ed un labirinto di siepi. Si trovano anche giardini pensili, logge, terrazze, una peschiera ed una vasca per il nuoto. Il grande “Cortile dei Giganti”, infossato, anticamente era adibito a tornei. Gli affreschi esterni sono andati perduti. É incerta l’etimologia del nome “del Catajo”, forse dal mitico paese Cataj visitato da Marco Polo. Oggi è aperto a visita museale, ma è stato attrezzato come affascinante contenitore per meeting aziendali, cerimonie ed eventi culturali. Comodissimo raggiungerlo perché situato proprio all’uscita autostradale delle Terme Euganee.