Museo

Castello medioevale costituito da un massiccio bastione che racchiude nel suo interno un corpo centrale che sorge tra due torri laterali, presenta un ponte acciottolato, antico ponte levatoio, che si eleva sopra un fossato chiuso da alte mura e un bel porticato con tre grandi archi. Nel cortile interno, racchiuso dalla prima cinta muraria a merlature guelfe, si eleva la torre colombaia, con feritoie ovali. Costituiscono parte integrante del complesso i rustici racchiusi addossati alla seconda cinta muraria che racchiude il cortile esterno.

Al di fuori della seconda cinta c’è la chiesetta cinquecentesca, con ampliamento settecentesco di pianta rettangolare con due avancorpi sui fianchi per altari laterali.

Dall’analisi della muratura di parte del castello, è quasi sicura la sua appartenenza ad epoca tardo-antica. Le prime notizie sul fortilizio risalgono comunque al 1202 allorché è ricordata una sosta nel castello del conte Enghelberto di Gorizia.

Antico possesso dei signori di Montegnacco, nel corso del Medioevo fu più volte conteso da numerose casate feudali tra cui i Savorgnan che lo tennero per alterni periodi. Proprio dai Savorgnan lo acquistò (o, più correttamente, riacquistò) nel 1466 Giovanni Francesco di Montegnacco.

Meno di vent’anni dopo, nel 1480, fu radicalmente restaurato da Sebastiano e Jacopo, figli di Giovanni Francesco.

Forse per la sua struttura o forse per la posizione nel Medioevo strategicamente non molto importante, il maniero fu soltanto sfiorato dai cruenti fatti d’arme che coinvolsero gran parte dei fortilizi della Patria; ciò gli consentì di non subire gravi danneggiamenti e di poter mantenere inalterata, salvo alcune costruzioni più recenti, la sua fisionomia autenticamente castellana.