CASTELLO DI SAN PELAGIO

Museo, Meeting & Wedding

IL MUSEO DEL VOLO

Inaugurato il 20 settembre 1980, il Museo del Volo si sviluppa nelle due ali del Castello di San Pelagio, padronale e rustica. Attraverso sezioni tematiche, il museo ripercorre le principali tappe dell’evoluzione dei mezzi che hanno portato l’uomo alla scoperta del cielo e dello spazio.
Negli antichi granai, nelle cantine e nelle stanze residenziali della Famiglia Zaborra sono oggi esposte storie di voli mitici, di scienziati visionari, di mongolfiere e dirigibili, di aeroplani, idrovolanti e mezzi spaziali.

MITI DEL VOLO

L’uomo ha sempre desiderato volare e conquistare i segreti del cielo. Nella sezione sono narrati i miti di Icaro, che volò con ali di piume e cera; di Pegaso, il cavallo alato; di Fetonte, figlio del dio Apollo e di Europa, rapita da Zeus in forma di toro volante.

ALBORI DEL VOLO

Il genio rinascimentale Leonardo da Vinci, attraverso lo studio della natura, progettò le prime macchine volanti. Nella sezione sono esposti alcuni modelli dei suoi progetti come la vite elicoidale, gli ornitotteri e una copia del Codice del Volo con la tipica scrittura speculare di Leonardo. A lui si ispirano i pionieri del Settecento e Ottocento, come Otto Lilienthal il primo uomo volante con un aliante sperimentale.

MONGOLFIERE

Sotto la volta affrescata dell’antico salone da ballo, si trovano le riproduzioni in scala della mongolfiera ad aria calda dei fratelli Montgolfier, che il 4 giugno 1783 volò per prima nel cielo, e del pallone a idrogeno di Jaques Charles, che volò nello stesso anno.

PERCORSO INTERATTIVO

VOLARE by Pleiadi

Sei esperienze scientifiche e creative per scoprire e sperimentare i principi che regolano il volo umano: Aereo origami per costruire e collaudare carta-plani, Ala di aeroplano per studiare la portanza,  Mongolfiera per volare con l’aria calda,  Tavolo di Bernoulli per sperimenta la fisica del volo, Tubo del vento per costruire e far volare strani oggetti, Razzo spaziale per progettare e collaudare il tuo razzo.

DIRIGIBILI

Nel piccolo granaio si ripercorre l’evoluzione dei dirigibili: il primo esemplare, costruito da Henri Griffard nel 1852, l’aeronave Italia 1 che per prima sorvolò i cieli italiani e il più grande dirigibile costruito dall’uomo nel 1936, l’Hindenburg LZ 129 della ditta tedesca Zeppelin.

Nella sezione è esposta l’originale tuta polare dell’esploratore e ingegnere italiano Umberto Nobile che con i dirigibili semi-rigidi da lui progettati sorvolò il Polo Nord nel 1926 e nel 1928.

IDROVOLANTI

Nel grande granaio, una ricca collezione di modelli ripercorre la storia degli idrovolanti attraverso gli esemplari di inizio Novecento, come il Curtiss Flying-Boat N.1, e di quelli utilizzati durante la Grande Guerra, come il Macchi M.5, un idro-caccia biplano monoposto italiano. Famosi sono anche il Macchi-Castoldi M.C. 72 di Francesco Agello con il quale raggiuse i 710 Km/h nel 1934 e i Savoia Marchetti S.55 utilizzati da Italo Balbo per realizzare la crociera aerea transatlantica Italia-Brasile nel 1930-1931.

AEROPLANI

Il fienile ospita i modelli degli aerei realizzati all’inizio del Novecento, a cominciare dal Flyer 1 dei fratelli Wright, primo aeroplano a motore della storia, e dal monoplano Bleriot X1, che attraversò la manica nel 1909. La veloce evoluzione tecnologia rende l’aeroplano protagonista della Prima guerra mondiale. Fra i modelli esposti si ricordano il Fokker D VII pilotato dal famoso asso tedesco Manfred Von Richthofen detto Barone Rosso, lo Spad VII di Francesco Baracca e lo SVA 5, impiegato per l’impresa del Volo su Vienna del 9 agosto 1918. Al termine della Grande Guerra, i piloti si dedicarono alle grandi imprese di volo. Charles Lindbergh realizzò per primo la traversata atlantica senza scali da New York a Parigi, il 21 maggio 1927, a bordo del monoplano Spirit of Saint Louis. A sovrastare la collezione di modelli è l’aliante CAT 20 monoposto acrobatico con 9,7 metri di apertura alare, progettato da Ettore Cattaneo negli anni Trenta.

Oltre alla storia degli aerei moderni sarà esposta una sezione dedicata all’Aeronautica Nazionale Repubblicana (1943-1945) costituita dai ricordi di piloti che hanno donato i loro cimeli al Museo del Volo.

ELICOTTERI

Nelle cantine si ripercorre la storia degli elicotteri, a partire dall’intuizione di Leonardo, che osservando i semi degli aceri gettò le basi per la realizzazione dell’elica moderna, passando per il genio italiano Corradino D’Ascanio, che brevettò anche la Vespa nel 1946. Nella sezione si possono ammirare la strumentazione di bordo di un cockpit di AB 206, il carrello anteriore di un Agusta-Sykorsky SH – 3D e la combinata di volo di Maria Concetta Micheli, prima donna italiana a conseguire il brevetto da elicotterista nel 1971.

VEICOLI SPAZIALI

La sezione ricorda i primi tentativi di volo spaziale ad opera dell’Unione Sovietica – che mandò in orbita il primo cosmonauta Yuri Alexeievich Gagarin (1961) – e il successo della missione statunitense dell’Apollo 11 che portò Neil Armstrong a posare per primo i piedi sulla Luna (1969). Sono esposti anche un oblò e una chiavetta d’accensione di uno Soyuz sovietico e un modello in scala del LEM, il mezzo utilizzato per sbarcare sulla Luna. Una proiezione olografica vi porterà in volo nello Spazio!

MATRIMONI

Una location unica e originale dove il vostro giorno speciale diventa una wedding experience

Un luogo mistico, segreto e ardente dove convivono una torre, una villa, un Parco storico, ricordi dannunziani e un Museo del Volo unico in Europa. La parola che sentiamo più spesso quando una persona entra a San Pelagio è WOW, e questo è quello che ci auguriamo per il vostro giorno speciale!

MEETING

Il Castello di San Pelagio è la scelta ideale se desiderate organizzare un evento ad alta personalizzazione. Il nostro servizio di event coordination vi accompagnerà lungo il progetto e la realizzazione per una esperienza inimitabile.

PARCO SEGRETO

Il Castello di San Pelagio riposa nell’abbraccio di un meraviglioso parco di tre ettari, inserito nel circuito dei Grandi Giardini Italiani.

Durante la vostra visita, potrete respirare il profumo di mille rosai nel Giardino di Rappresentanza, fra le due ali della villa; visitare il Giardino Segreto e i suoi tesori; esplorare il Brolo, la Ghiacciaia, i Labirinti, e passeggiare lungo il viale di carpini secolari e intorno al romantico laghetto, ammirando gli esemplari originali di mezzi volanti.

LABIRINTO

Labirinto dedicato a Gabriele d’Annunzio, al centro un gioco di specchi allude al concetto di “doppio” e crea un senso di straniamento.

“Forse che sì, forse che no” è un misterioso motto che Francesco II Gonzaga aveva fatto iscrivere in un labirinto dipinto sul soffitto del suo palazzo; il duca di Mantova l’avrebbe tratto da una frottola amorosa (cioè una composizione di origine popolare). Qualche secolo dopo, il motto piacque anche a D’Annunzio, tanto che divenne il titolo di un suo romanzo.

Informazioni

CASTELLO

PALAZZO STORICO

RISTORANTE

MUSEO

Aperto tutto l’anno.

Servizi

MATRIMONIO

RISTORAZIONE

CENTRO CONGRESSI

MOSTRE E FIERE

GIARDINO

PARCO

PERCORSI TURISTICI

SCUOLA

WIFI GRATIS

Contatti

Via San Pelagio, 50 – 35020 Due Carrare (PD)

+39  0499125008

+39 3381623019