VILLA CHIERICATI MILAN

Museum

La Villa si sviluppa per circa tre secoli, a partire dalla metà del sec. XIV e sino alla metà del sec. XVIII, assumendo con il tempo l’impostazione tradizionale della Villa Veneta. Il complesso assume il definitivo assetto strutturale nel primo seicento. La facciata  principale del corpo centrale è costituita da sette eleganti arcate alle quali si affiancano, alle estremità, due aperture architravate. Il tetto è coronato da cinque statue, scolpite nei primi anni del Settecento da Angelo De Putti, genero di Angelo Marinali. Sotto la spaziosa loggia un bel pavimento di pietra bianca e rossa, ripristinato com’era conservando nell’area centrale le mattonelle originarie. All’interno, stanze e salone centrale sono abbellite da importanti decorazioni pittoriche, attribuite al Vicentino Francesco Aviani (1662-1715), portate alla luce dal paziente restauro della famiglia Milan, attuali proprietari.

La località di Soella si trova nelle campagne che da Sandrigo vanno verso Scaldaferro nella pianura a nord di Vicenza estesa sino al Pedemonte di Brenta e a Marostica. Qui intorno alla metà del ‘400 si insediano i vicentini Chiericati, conti palatini dal 1452 per concessione dell’imperatore Federico III. I Chiericati resteranno a Soella sino agli inizi dell’800 quando sposteranno progressivamente i loro interessi in altre aree, abbandonando la villa che verrà adibita a usi rurali, perdurati peraltro sino alla metà degli anni ’80 del ‘900, quando è iniziato il coraggioso e straordinario recupero da parte degli attuali proprietari.

Due pilastri sul ciglio stradale testimoniano l’antico accesso da cui partiva un viale in asse con la villa, preceduta da una corte oggi giardino. L’epigrafe posta sotto lo stemma araldico dei Chiericati che campeggia nell’attico della facciata riporta la data 1623 e il nome del commitente, Scipione Chiericati. A quell’anno risale il definitivo assetto del complesso con l’ampliamento del corpo padronale e la costruzione della barchessa ovest.
Sul lato est della corte si trovava l’antica cappella di San Marco, eretta a fine ‘400, officiata fino alla metà del XIX sec. quando venne sconsacrata e trasformata in casa di abitazione.
La fabbrica residenziale presenta una facciata articolata in un ampio porticato a sette archi cui si affiancano alle estremità due aperture architravate sormontate da foro quadrato. I pilastri che dividono gli archi sono ingentiliti da lesene doriche di ordine gigante. Un’alta trabeazione conclude il registro superiore con il fregio ritmato da triglifi lisci e metope interrotti da coppie di finestrini in corrispondenza delle chiavi di volta degli archi. L’andamento marcatamente orizzontale della facciata è corretto dalle cinque statue realizzate tra 1701 e 1703 da Angelo de’ Putti poste tre ai vertici del frontone e due alle estremità della facciata. Le statue inscenano il “Giudizio di Paride”. Nell’ampio porticato si conserva parte della pavimentazione originale e resti della decorazione parietale a fresco.
All’interno la villa è articolata in una sequenza di sale. Quella centrale conserva una complessa decorazione a fresco di Francesco Aviani realizzata tra 1701 e 1703, dove si intrecciano prospettive illusorie, scene di genere, medaglioni. Nella stanza laterale est si impone un grande camino cinquecentesco sovrastato da un imponente stemma affrescato dei Chiericati. Nella sala laterale ovest con i recenti restauri è emersa parte della decorazione quattrocentesca a festoni e parte di quella realizzata alla metà del ‘500 con finte colonne scanalate che inquadrano paesaggi.

Orari Maggio-ottobre: lunedì-sabato 15-18

Informazioni

VILLA PALLADIANA

MUSEO

Aperto tutto l’anno.

Servizi

GIARDINO

Contatti

Via Soella 7 – 36066  Ancignano di Sandrigo (VI)

+39 0444510627

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