PALAZZO VENIER DEI LEONI

Guggenheim Museum

Palazzo Venier dei Leoni è un edificio incompiuto, noto come il palazzo non finito, iniziato nel 1748 su progetto dell’architetto Lorenzo Boschetti, il cui unico altro edificio a Venezia è la chiesa di San Barnaba.

Un modello di come sarebbe stato il palazzo una volta terminato è conservato presso il Museo Correr di Venezia. La magnifica facciata classica avrebbe fatto da contrappeso all’opposto Palazzo Corner, con triplici arcate che a partire dal pian terreno (le colonne ricoperte d’edera dei nostri giorni) avrebbero strutturato i piani nobili superiori. Non si conoscono le precise circostanze che portarono il palazzo a rimanere incompiuto. Probabilmente i soldi a un certo momento vennero a mancare, oppure, come si narra, la potente famiglia Corner, che viveva nel palazzo di fronte, si oppose alla costruzione di un edificio che avrebbe superato il proprio per grandezza e magnificenza. Si può inoltre supporre che il destino dell’edificio sia collegato a quello del palazzo gotico al suo fianco, demolito agli inizi del Novecento a causa di danni strutturali provocati dalle profonde fondamenta di Palazzo Venier dei Leoni.

Non è neppure noto come il nome del palazzo sia giunto ad associarsi ai leoni. Sebbene si narri che nel giardino veniva una volta tenuto un leone, è più probabile che il nome derivi dalle teste di leone in pietra d’Istria che decorano la facciata al livello dell’acqua. La famiglia Venier, che affermava di discendere dalla gens Aurelia della Roma classica (cui appartennero gli imperatori Valeriano e Gallieno), era una delle famiglie più antiche di Venezia ed annoverava tra i suoi membri diciotto Procuratori di San Marco e tre Dogi. Antonio Venier (Doge, 1382-1400) custodiva un così forte senso della giustizia che lasciò morire in prigione il proprio figlio per i crimini commessi. Francesco Venier (Doge, 1553-56) fu superbamente ritratto da Tiziano (Madrid, Fundaciòn Thyssen-Bornemisza). Sebastiani Venier comandò la flotta veneziana sotto Giovanni d’Austria nella famosa Battaglia di Lepanto (1571), divenendo poi Doge (1577-78); a lui fu dedicato un monumento di Antonio del Zotto (1907) nella Basilica SS. Giovanni e Paolo a Venezia.

Dal 1910 al 1924 circa il palazzo era proprietà dell’eccentrica Marchesa Luisa Casati, ospite dei Ballets Russes e soggetto di più di 200 ritratti di svariati artisti, da Boldini a Troubetzkoy, a Man Ray e Augustus John. Alla fine del 1948 Peggy Guggenheim acquista Palazzo Venier dagli eredi della viscontessa Castlerosse. Vi dimorerà per i successivi trent’anni. A partire dal 1951, e fino al 1979, anno della sua morte, Peggy Guggenheim apre il palazzo e la collezione al pubblico.

Nel 1980 apre la Collezione Peggy Guggenheim sotto la gestione della Fondazione Solomon R. Guggenheim, cui Peggy Guggenheim aveva donato sia il palazzo che la collezione..
La lunga e bassa facciata in pietra d’Istria di Palazzo Venier dei Leoni, le cui linee sono ammorbidite dagli alberi del suo giardino interno, forma una piacevole cesura nella marcia solenne dei palazzi che si affacciano sul Canal Grande dall’Accademia alla Basilica della Salute.

Uno degli elementi di maggior interesse della Collezione Peggy Guggenheim è l’affascinante carattere storico sia della sua fondatrice, sia della sede in cui si trova.

Collezione Permanente

Il museo espone la collezione personale di Peggy Guggenheim, che comprende capolavori del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica, Astrattismo europeo, scultura d’avanguardia, Surrealismo ed Espressionismo Astratto americano, di alcuni dei più grandi artisti del XX secolo. Tra questi Picasso (Il poetaSulla spiaggia), Braque (Il clarinetto), Duchamp (Giovane triste in treno), Léger (Uomini in città), Brancusi (MaiastraUccello nello spazio), Severini (Mare=Ballerina), Picabia (Pittura rarissima sulla terra), de Chirico (La torre rossaLa nostalgia del poeta), Mondrian (Composizione n. 1 con grigio e rosso 1938 / Composizione con rosso 1939), Kandinsky (Paesaggio con macchie rosse no 2), Miró (Donna seduta II), Giacometti (Donna sgozzataDonna che cammina), Klee (Giardino magico), Ernst (Il bacioLa vestizione della sposa), Magritte (L’impero della luce), Dalí (La nascita dei desideri liquidi), Pollock (La donna lunaAlchimia), Gorky (Senza titolo), Calder (Arco di petali) e Marini (L’angelo della città).

Il museo espone inoltre sia opere donate alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, per la sua sede veneziana, dopo la morte di Peggy, che prestiti a lungo termine da parte di collezioni private. Dal luglio 1997 al settembre 2015 la Collezione Peggy Guggenheim ha esposto 26 capolavori appartenenti alla celebre Collezione Mattioli d’arte italiana del primo Novecento, tra cui opere fondamentali di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Fortunato Depero, Amedeo Modigliani, Giorgio Morandi, Ottone Rosai, Luigi Russolo, Gino Severini, Mario Sironi e Ardengo Soffici.

Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof

Nell’ottobre 2012 ottanta opere di arte italiana, europea e americana del secondo dopoguerra sono entrate a far parte delle collezioni della sede veneziana della Fondazione Solomon R. Guggenheim. Si tratta del lascito di Hannelore B. Schulhof, che assieme al marito Rudolph B. Schulhof collezionò queste opere che comprendono dipinti di Burri, Dubuffet, Fontana, Hofmann, Kelly, Kiefer, Noland, Rothko e Twombly, oltre a sculture di Calder, Caro, Holzer, Judd e Hepworth. Nell’area di giardino dedicata a Hannelore B. and Rudolph B. Schulhof vengono esposte opere di questa collezione.

Patsy R. and Raymond D. Nasher Sculpture Garden

Il Patsy R. and Raymond D. Nasher Sculpture Garden della Collezione Peggy Guggenheim presenta opere della collezione permanente della Fondazione (di artisti quali Arp, Duchamp-Villon, Ernst, Flanagan, Giacometti, Gilardi, Goldsworthy, Holzer, Marini, Minguzzi, Mirko, Merz, Moore, Ono, Paladino, Richier, Takis), e sculture in prestito temporaneo appartenenti a fondazioni e collezioni private (di artisti quali Marini, Nannucci, Kapoor).

EVENTI PRIVATI

La Collezione Peggy Guggenheim, con la sua celebre collezione d’arte moderna, è un luogo ideale per eventi privati. Situato sul Canal Grande, nel cuore di Venezia, il museo offre a voi e ai vostri ospiti l’opportunità di godere le opere d’arte in un’atmosfera eccezionalmente suggestiva.

Serate esclusive

Gli eventi serali possono essere organizzati tutti i giorni, ad eccezione del martedì, a partire dalle 18.30, per visite private, cene di gala o a buffet, cocktail, eventi aziendali.

Per arricchire il vostro evento siamo in grado di offrire:

  • Visita alla collezione permanente e alle mostre temporanee
  • Visite con guide esperte
  • L’utilizzo esclusivo del giardino delle sculture, della terrazza panoramica e del museum cafè per l’organizzazione di eventi privati
  • La possibilità per voi di offrire ai vostri ospiti il catalogo del museo o altri oggetti
  • Security e servizio di guardaroba
  • Museum shop aperto durante la serata.

Durante l’orario di apertura al pubblico

Durante l’orario di apertura al pubblico (10–18) offriamo la possibilità di ospitare un evento privato sulla terrazza panoramica. Tra i tetti di Venezia con vista sul Canal Grande da un lato e il giardino delle sculture, i vostri ospiti possono godersi una prima colazione o un pranzo in terrazza.

Visite private

Un’esclusiva opportunità per visitare la collezione in pace e tranquillità prima dell’orario di apertura dalle 9 alle 10 o dopo la chiusura dalle 18.30. La visita sarà condotta da guide esperte, con le quali gli ospiti saranno in grado di approfondire i capolavori della collezione in un’atmosfera suggestiva

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Dorsoduro, n°701 – 30123 VENEZIA

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